Come arredare un ufficio a norma di legge
Le normative vigenti relative allo svolgimento del lavoro d’ufficio prevedono che gli spazi destinati al lavoratore debbano essere tali da consentire un adeguato movimento dell’individuo in relazione al genere di impiego che gli compete.
È fondamentale poter disporre di mobili e strumenti idonei ad assicurare la salvaguardia della salute e del benessere personale.
In riferimento alle norme stabilite sono state emesse regolamentazioni che riguardano sia la cubatura degli ambienti, sia l’illuminazione naturale ed artificiale, che tutto l’arredamento.
Ufficio a norma di legge: quali sono i requisiti strutturali?
Dal punto di vista strutturale la legge impone che un ufficio abbia una superficie di almeno 9 metri quadri a stanza con 2.70 metri di altezza e almeno 5 metri quadri per ogni soggetto.
Solo gli ambienti di servizio possono avere un’altezza di 2.40 metri. Le uniche eccezioni riguardano il bagno e gli spogliatoi.
Nel caso del wc, la stanza che lo ospita deve essere almeno un metro quadro. Una doccia deve avere una superficie di almeno un metro quadro.
Qualunque ambiente che abbia al suo interno un lavabo deve invece essere di almeno 1.50 metri quadri. Deve esserci sempre un punto di areazione in qualunque zona bagno.
Se si sceglie di sfruttare un soppalco per dare vita ad un ufficio, bisogna considerare alcune limitazioni. La legge impone che lo stesso non sia mai di superficie superiore a 2/3 della stanza. L’altezza deve essere la medesima della stanza ovvero 2.40, 2.20 se il soffitto è inclinato. Quindi è possibile realizzare un soppalco solo quando si è in presenza di ambienti molto alti.
Postazione di lavoro: la normativa principale
Un ufficio a norma è un obbligo di legge, ma è anche un dovere morale per un’azienda che punta a costruire il successo insieme ai propri dipendenti, preservando la loro salute ed il loro benessere nell’ambiente lavorativo.
La normativa per le scrivanie dell’ufficio impone misure precise da rispettare.
Il piano di lavoro deve essere stabile e di dimensioni sufficienti per permettere la disposizione flessibile dello schermo del pc, della tastiera e dei documenti: la superficie è richiesta a basso indice di riflessione. L’altezza del piano di lavoro, fissa o regolabile, deve essere compresa tra 70 e 80 cm.
Lo spazio a disposizione del lavoratore deve permettere sia l’alloggiamento che il movimento degli arti inferiori, nonché l’ingresso del sedile e dei braccioli, se presenti.
La profondità della scrivania deve assicurare un’adeguata distanza visiva dallo schermo. Il supporto per i documenti deve risultare stabile e regolabile, collocato in modo ridurre al minimo i movimenti della testa e degli occhi.
Anche le sedie dell’ufficio devono essere a norma di legge 81/08: risultare stabili e realizzate per assicurare al lavoratore sia libertà nei movimenti che una posizione confortevole. Il sedile deve avere altezza regolabile, in modo indipendente dallo schienale e dimensioni della seduta adatte rispetto alle caratteristiche antropometriche del dipendente.
Lo schienale deve fornire un adeguato supporto alla regione dorso-lombare e deve avere altezza ed inclinazione regolabile.
Lo schienale e la seduta devono avere i bordi smussati; i materiali essere impermeabili e facili da pulire.
Il poggiapiedi può essere aggiunto per assumere una postura adeguata degli arti inferiori.
Per quanto riguarda la distanza minima tra le scrivanie in ufficio, essa deve essere di 80 cm.
Se l’oggetto alle spalle del lavoratore è un armadio con ante, lo spazio minimo dietro la scrivania va aumentato di almeno 30 cm per consentirne l’uso.
Regole per lo svolgimento dell’attività lavorativa
Un ufficio a norma di legge deve rispettare una serie di regole, riportate in particolare nell’allegato IV del Testo Unico sulla sicurezza e la salute sul lavoro.
Queste regole riguardano:
- la stabilità e solidità dei materiali;
- la corretta realizzazione di pavimenti, soffitti, muri e finestre;
- la predisposizione delle vie di fuga ed emergenza;
- la dimensione di porte, portoni e scale; l’illuminazione e il microclima.
Vi è poi la valutazione dei rischi, da parte del datore di lavoro, legata allo svolgimento delle varie attività. Ad esempio i potenziali rischi per la vista e per gli occhi; i problemi riguardanti la postura e l’affaticamento sia fisico che mentale; così come le condizioni ergonomiche e di igiene ambientale.
Il dipendente che lavora al pc ha diritto ad una pausa di 15 minuti ogni 120 minuti di lavoro continuativo al videoterminale.
Per evitare problemi di natura muscolo-scheletrica, è necessario che non solo le scrivanie e le sedie siano a norma, ma anche che lo schermo del computer e la tastiera rispondano a determinati requisiti.
Lo schermo del computer deve essere orientabile ed inclinabile, in modo da rispondere alle esigenze dell’utilizzatore: va posizionato di fronte, leggermente più basso dell’orizzonte visivo del dipendente, ad una distanza dagli occhi di circa 50-70 cm.
Sono da evitare riflessi e riverberi perché potrebbero causare disturbi al lavoratore durante lo svolgimento della propria attività.
La tastiera deve essere staccata dallo schermo e permettere una posizione comoda, al fine di non affaticare braccia e mani.
Quali regole sono previste per l’illuminazione e l’areazione ufficio?
L’ufficio deve rispettare una serie di canoni anche per quanto riguarda tutti gli aspetti accessori della progettazione.
Riguardo l’illuminazione, secondo quanto stabilito dalla UNI EN 12464, si prevede che in un ufficio vi sia un’illuminazione compresa tra 300 e 500 lux, in base ovviamente alla luce naturale che il luogo riesce a ricevere.
L’illuminazione artificiale deve essere fatta mediante un impianto idoneo con punti luminosi ben distribuiti su tutte le aree.
Per quanto riguarda l’areazione, essa è fondamentale perché va ad incidere sul microclima che si genera all’interno. Qualora non fosse sufficiente, è necessario installare degli impianti meccanici per rendere l’aria pulita come previsto dalla norma UNI 10339.
Il rumore è una delle valutazioni più importanti da fare, perché i lavoratori non devono essere disturbati. Per questo motivo nel progettare l’ufficio bisogna strutturare lo stesso in un luogo idoneo, con pareti che vadano a limitare l’impatto acustico.
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